Un intervallo indica la distanza tra due suoni (es: Do - Fa, Reb - Sol ecc.). Più precisamente si definisce intervallo la differenza d'altezza fra due suoni, esprimibile in fisica acustica con il rapporto delle frequenze dei suoni stessi.
Teoricamente gli intervalli sono in numero illimitato, ma ogni sistema musicale ne usa un numero limitato. Il nome di un intervallo si determina contando le linee e gli spazi che separano le due note sul pentagramma.

Le note di una scala sono definite anche gradi, e nel nostro sistema a seconda della posizione che occupano hanno un nome che indica la loro funzione nella scala:
- I grado - tonica: è la nota iniziale della scala, la fondamentale;
- II grado - sopratonica;
- III grado - mediante (o modale): determina il carattere della scala, cioè se è maggiore o minore;
- IV grado - sottodominante;
- V grado - dominante: è il grado più importante dopo la tonica;
- VI grado - sopradominante
- VII grado - sensibile o sottotonica
Quasi tutta la musica, anche quella delle culture non occidentali, è tonale, cioè è organizzata attorno alla tonica. La distanza tra due gradi consecutivi può essere di tono o di semitono, ciò dipende dalla posizione che occupano nella scala considerata.
Nel nostro sistema, il sistema temperato equabile, il semitono è la metà di un tono, e tale distanza può essere ascoltata suonando due tasti consecutivi di un pianoforte.

Esistono due tipi di semitono: 1) semitono cromatico, formato da due note con lo stesso nome ma diversa altezza (es: Do - Do#, Mib - Mi)4; 2) semitono diatonico, formato con due note con diverso nome e diversa altezza (es: Fa# - Sol, La - Sib).
Nel nostro sistema temperato equabile semitono cromatico e diatonico coincidono. Di conseguenza note come Do# e Reb (Fa# e Solb, Sol# e Lab, ecc...) sono enarmoniche, cioè sono lo stesso suono, infatti nel pianoforte esiste un unico tasto per entrambi.
In realtà un tono è formato da 9 comma, dove per comma si intende la differenza infinitesimale di frequenza tra due suoni di altezza quasi uguale, e il semitono cromatico è composto da 5 comma, mentre quello diatonico da 4. Quindi Do# e Reb in realtà non sono enarmoniche, c'è una piccola differenza.

Negli strumenti ad intonazione fissa come il pianoforte non è possibile mettere in evidenza tale differenza, si dovrebbero costruire delle tastiere lunghissime e scomodissime da suonare, soprattutto dopo tutta la tecnica pianistica che si è sviluppata negli ultimi secoli.
Diciamo che quindi per una differenza così piccola "non ne varrebbe la pena". Invece in strumenti come gli archi, i fiati o la voce umana, è possibile, ed è quello che si fa comunemente nella pratica lasciandosi guidare dal proprio orecchio.
Il temperamento equabile nasce dunque per risolvere i problemi dell'accordatura degli strumenti ad intonazione fissa, ma ciò avviene a discapito della naturalezza degli intervalli, che infatti si perde. Si tratta però di differenze molto piccole, quindi sia i teorici che i musicisti hanno preferito accettare questo compromesso.