Geordie è un'antica ballata britannica del XVI secolo, riportata al numero 209 delle Child Ballads, pubblicate nell'ottocento. Come tutte le ballate, trasmesse per tradizione orale, o in situazioni di difficoltà di reperire un testo scritto, o per libera volontà del menestrello di turno, anche di questa esistono svariate versioni, di cui ben 14 sono riportate nello stesso del suddetto libro.
La prima versione parla di un nobile ucciso da Geordie. La notizia viene recapitata alla sua donna che ha 7 figli, va nella città dove è rinchiuso Geordie, paga una cauzione di 5000 sterline e recupera il suo amato. In altre varianti i figli diventano anche 9 + 1 in arrivo, Geordie non è più un assassino ma un bracconiere che ha rubato alcuni cavalli e li ha venduti in una vicina città. Il giudice non è più disposto a perdonare Geordie e lo condanna inesorabilmente.
ll numero e il tipo di animali rubati è variabile, il nome della vicina città, tra l'altro non identificata, è altresì variabile. La versione più nota in tempi moderni è quella di Joan Baez del 1962. Qui Geordie è un bracconiere di stirpe reale che rubò 16 cervi del re e se li andò a vendere nella città di Bohenny. La moglie di Geordie ha solo due figli e un terzo in arrivo. Il giudice condanna Geordie senza scampo.
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Nel 1966 Fabrizio de André incise una versione in italiano a due voci, con Maureen Rix, la sua insegnante di inglese, traducendo liberamente il testo di Joan Baez e riducendo il numero di cervi a sei. Non c'è però un'assegnazione di ogni voce ad uno dei due specifici personaggi della ballata. Egualmente, anche nella versione che De André cantò nel 1998 con sua figlia Luvi. |