Il termine sonata ha assunto nel corso dei secoli diversi significati. L’origine della parola indicava semplicemente “musica da suonare” (in opposizione a "cantata") suddivisa in più movimenti (brani coerenti ad una idea) ed eseguita solo da uno o più strumenti. Essa va nettamente distinta da una forma-sonata.
La forma-sonata definisce infatti come viene sviluppato un "discorso musicale" (la sequenza di temi) all'interno di un singolo movimento di una sinfonia, di un concerto, di un quartetto o di una sonata stessa. Può accadere che nessuno dei movimenti di una sonata sia scritto in forma sonata classica, quella che, a partire cioè dalla seconda metà del '700, si caratterizza per avere una una struttura discorsiva detta bitematica-tripartita, basata cioè:
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- sulla presenza di due temi (A e B) che si articolano in: - una prima parte detta Esposizione
- una seconda Parte detta Sviluppo
- una terza Parte detta Ripresa
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Un chiaro esempio di come si articola il discorso musicale di una forma-sonata lo si può chiaramente capire nel seguente filmato riguardante il primo movimento di una celebre sinfonia mozartiana.
vedi-ascolta: W.A. MOZART - SINFONIA N°40 IN SOL MINORE I° MOV. ALLEGRO MOLTO
Nella video-animazione qui proposta possiamo "vedere" lo spartito orchestrale della musica con le melodie, i ritmi e le dinamiche del brano. Nell'animazione inferiore la freccia indica invece la parte in esecuzione all'interno della struttura bitematica-tripartita della forma sonata: i due temi dell'esposizione; lo sviluppo centrale; la ripresa finale.